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Salvo Manzone è il regista de “La crociera delle bucce di banana”, primo capitolo di un documentario più ampio, ancora in fase di lavorazione, sulla gestione dei rifiuti. Protagonista è Aimée, anziana signora francese che da 40 anni abita a Stromboli: combatte per una corretta gestione dei rifiuti sulla sua isola, dove le limitazioni del suolo obbligano a trasportare tutto via mare. Le soluzioni ci sarebbero (il compostaggio, il progetto sperimentale di raccolta “carretta carretta”), ma il politico, “che rappresenta la forza conservatrice, preferisce lasciare tutto com’è e creare il problema dei rifiuti da usare come pretesto per ricevere finanziamenti”, racconta il regista, lui stesso impegnato nell’associazione Rifiuti Zero Sicilia. Di fronte a esperimenti di gestione alternativa ben riusciti, infatti, “si giustifica ingigantendo il problema, dicendo che tutto è molto più complicato di come sembra”. E così Stromboli,  diventa il “paradigma della Sicilia. In scala ridotta sono riconoscibili le stesse dinamiche della regione e dell’Italia intera: l’emergenza rifiuti, l’assenza di raccolta differenziata, il disagio dei netturbini, le lotte degli ambientalisti e l’opposizione dei potenti”. Alla fine, in bocca rimane il sapore dolce amaro delle piccole buone pratiche finite in una bolla di sapone, ma l’impegno di Aimée e la sua determinazione autorizzano a sperare.