Sleeping Boxes – Scatole dormienti

Sleeping Boxes – Scatole dormienti
Progetto di corto-metraggio

In un futuro post-apocalittico, i nostri più banali elettrodomestici giacciono senza vita come scatole dormienti.

 

Soggetto

In un futuro post-apocalittico, i nostri più banali elettrodomestici giacciono senza vita come scatole dormienti. Non è colpa dell’obsolescenza programmata ma della scomparsa del segreto della loro vita, l’elettricità.

Come se studiassero antichi monoliti indecifrabili, gli abitanti di questo futuro tentano di svelarne il segreto. Una guerra sanguinosa scoppia così tra coloro che ammirano l’Età del “Silicone” e coloro che, invece, ritengono la società scomparsa colpevole del suo stesso disastro.

Sullo sfondo di questo scontro si svolge la strana vicenda di una complessata famiglia “monoparentale”, nella quale una giovane e scorbutica madre, conturbante “strega medievale”, reinventa per il figlio la funzione dei nostri oggetti dando vita ad un mondo intimo e assurdo in cui tutto ha un’altra funzione: lampadine per segnalare un’idea geniale, maschere antigas per tagliare le cipolle senza piangere, carrelli della spesa per raccogliere gli animali cacciati, etc.

Il loro “idillio familiare” viene bruscamente interrotto dall’arrivo di un ricercatore della “civiltà”, che affascina il bambino con i suoi modi “paterni” e con le sue storie “fantasiose” sulle meraviglie della civiltà quando le scatole ancora non dormivano.

La paura di perdere il figlio obbliga la donna a svelargli per la prima volta il suo inesauribile amore materno e le ragioni delle sue bugie.

Se potesse scegliere, l’umanità rifarebbe il percorso che l’ha portata fino ai giorni nostri?

Sarà un bambino di dieci anni a rispondere a modo suo a questa domanda, scegliendo sul proprio destino e su quello di tutti i suoi inconsapevoli contemporanei.

La prima pagina dello Storyboard

Scheda

Durata:  15’
Sceneggiatura: Gabriele Galligani,
Regia: Gabriele Galligani, Salvo Manzone
Personaggi: Una donna, un uomo, un bambino

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